
Di generazione in generazione, dagli anni 60 ad oggi, le abitudini di viaggio sono notevolmente ed inevitabilmente cambiate. Una maggiore libertà di spostamento, gli sviluppi tecnologici, i costi minori, sono alcuni dei fattori che hanno contributo a questi cambiamenti. È quanto emerge dal Travel Through the Generations, ricerca condotta da eDreams che ha messo a confronto tre generazioni (Millennials, Baby Boomers e under 20) in otto Paesi del mondo.
Secondo lo studio, ad essere cambiata negli anni non è la voglia di spostarsi, ma l’accessibilità dei viaggi, soprattutto di medio e lungo raggio, grazie alla maggiore offerta di collegamenti e a tariffe piè agevoli. La maggior parte degli over 50 intervistati, infatti, sostiene di aver effettuato il primo viaggio all’estero solo dopo la maggiore età, mentre il 66% dei loro figli ne ha avuto la possibilità già all’età di 5 anni. Anche il numero di viaggi collezionati entro i primi 12 anni è diverso: 10 per i nati negli anni 90 contro i 5 dei Baby Boomers (i nati tra il 1945 e il 1964).
L’accessibilità di cui hanno potuto godere le nuove generazioni ha influito anche sulle motivazioni e gli obiettivi dei loro viaggi. I più giovani tendono a preferire vacanze attive, legate allo sport o ad attività di tendenza come lo yoga, oppure al gusto.
Da non dimenticare, poi, tra i fattori entrati in gioco in questa evoluzione, l’innovazione tecnologica, che ha avuto conseguenze sia a livello di pianificazione che di modo di vivere il viaggio. Le procedure di prenotazione si sono notevolmente snellite, tanto che ormai avvengono quasi esclusivamente online. Lo conferma lo studio: 7 viaggiatori su 10 sono soliti prenotare tramite Ota e i mercati in cui questa pratica risulta più diffusa sono quelli italiano, spagnolo e portoghese. La prenotazione online permette anche di vivere un’anteprima del viaggio e prendere ispirazione per arrivare a destinazione preparati e godersi al meglio l’esperienza, magari senza il tedio delle file per acquistare i biglietti per le attrazioni locali, anche quelli già ordinati comodamente da casa.
Un altro capitolo è riservato alle modalità di spostamento, certamente più semplici e rapide rispetto agli anni 60. I viaggi in aereo sono cresciuti del 6%, mentre si registra un boom nel segmento del noleggio, con un +25% di richieste.
Infine non si possono non considerare le migliori disponibilità economiche, per cui il budget medio dedicato ora alle vacanze è del 16%, che sale fino al 20% in Italia. Cifre significative, che sicuramente negli anni 60 non rientravano abitualmente nei conti delle famiglie medie.